MARTHA C. NUSSBAUM, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica (2014)
“Premuti dalla crisi economica molti paesi infliggono pesanti tagli agli studi umanistici e artistici a favore di abilità tecniche e conoscenze pratico-scientifiche. E così mentre il mondo si fa più grande e complesso, gli strumenti per capirlo si fanno più poveri e rudimentali. Mentre l’innovazione chiede intelligenze flessibili, aperte e creative, l’istruzione si ripiega su poche nozioni stereotipate. Non si tratta di difendere una presunta superiorità della cultura classica su quella scientifica, bensì di mantenere l’accesso a quella conoscenza che nutre la libertà di pensiero e di parola, l’autonomia del giudizio, la forza dell’immaginazione”. (dalla pagina dell’editore)
«La logica è reale, e spesso governa le nostre relazioni umane. Molte calunnie e molti stereotipi funzionano proprio in questo modo, attraverso inferenze fallaci. La capacità di smascherare le fallacie è una delle cose che rende degna la vita democratica»
(M. Nussbaum)
Un testo che ci invita a riflettere sul concetto di formazione a tutto tondo, su che cosa significhi farsi una cultura e a quali fini debba essa rispondere. Una riflessione che ci guida a cogliere le molte dimensioni dell’educazione (conoscitiva, psicologica, sicuramente tecnica, ma anche, più in generale, etica e politica) e che ci invita a interrogarci sull’ordine di priorità che ognuno di noi attribuisce ad esse.

Ne discutiamo insieme il prossimo martedì 8 marzo, a Filòs: gruppo di lettura filosofico, in collaborazione con Auser Unipop Cremona.
Per informazioni e iscrizioni scrivete a unipop.cremona@auser.lombardia.it