In viaggio con Aristotele. Memorie di un padre alla ricerca della Grecia più autentica, scritto da Emanuele Apostolidis e disegnato da Elisa Tadiello, BeccoGiallo Edizioni, 2020.

In viaggio con Aristotele è una storia raccontata a fumetti attraverso i bellissimi disegni di Elisa Tadiello, è una storia di ri-scoperta, di sé, delle proprie radici e di una cultura vicina ma per certi versi lontana, quella greca. È il racconto di Emanuele (l’autore e protagonista), di origini greche per via di padre, ma nato e cresciuto in Italia.
Emanuele la Grecia l’ha sempre sentita raccontare dai genitori e visitata in vacanza, ma si trova a fare i conti davvero con le sue radici quando sta per diventare padre: i dubbi, le ansie di un uomo di fronte all’imminente genitorialità danno origine ad un percorso di ricerca di senso, di analisi di sé e della propria identità. La domanda su che tipo di padre potrà essere nel prossimo futuro cerca risposte attraverso altre mille domande sul proprio passato e presente: da dove vengo? Che figlio sono stato? Cosa mi hanno trasmetto i miei genitori e cosa di questo mi porto appresso?
È così che il tema della paternità si intreccia a quello del passaggio generazionale della testimonianza tra genitore-figlio, maestro-studente. Emanuele, oggi insegnante di scuola superiore, si rivede adolescente distratto e disinteressato ai tentativi dei suoi genitori di farlo appassionare alla storia e cultura greca. Se non interessava me, che comunque ne ero parte, come potrò ora io coinvolgere un gruppo di studenti adolescenti in gita scolastica ad Atene? – Si chiede Emanuele trentenne. – Ma, soprattutto, quale Grecia voglio raccontare ai miei studenti? Quella antica, degli eroi della mitologia, della scienza e della filosofia che mi raccontava mia madre, o quella moderna, meno conosciuta, delle rivoluzioni di indipendenza e delle lotte per i diritti, che premeva a mio padre?

In questo viaggio onirico Emanuele si farà guidare alla scoperta della “grecità” da due grandi maestri, Aristotele, sommo filosofo e scienziato greco, apice della cultura classica antica, e il poeta moderno Nikos Kazantzakis (1883-1957). Ma, come per ogni percorso di formazione che sia realmente riuscito, alla fine è lo studente che trova la propria strada e una personale chiave di lettura attraverso la quale comprendere gli eventi. Così sarà per Emanuele, che troverà il proprio modo di essere greco, insegnante e padre.
Una bellissima storia, consigliata per diverse ragioni:
- perché parla di paternità, dei timori e delle ansie di un padre – tema presente anche nei miti antichi ma meno noto e tutt’ora poco condiviso;
- perché parla della scoperta di sé e dell’incontro-comprensione dell’altro, due temi solo apparentemente distinti, ma che in realtà, come la storia mostra bene, si intrecciano profondamente;
- ed, infine, perché parla di educazione, di didattica con la ‘d’ maiuscola, invitando a riflettere su cosa si vuole insegnare ai più giovani e sul come farlo al meglio.
