Esercizio filosofico – per piccole, grandi menti di ogni età
Una possibile sollecitazione per riflettere sul divenire o il mutamento e il suo rapporto con l’identità di una cosa, o di una persona, è offerto dal paradosso della nave di Teseo.
“Si narra che la nave in legno sulla quale viaggiò il mitico eroe greco Teseo fosse conservata intatta nel corso degli anni, sostituendone le parti che via via si deterioravano. Giunge quindi un momento in cui tutte le parti usate in origine per costruirla erano state sostituite, benché la nave stessa abbia conservato esattamente la sua forma originaria”.
Ci si può chiedere, allora:
- La nave è rimasta la nave di Teseo, oppure no?
- Se non è più la stessa, quando si è modificata?

La stessa domanda la possiamo porre rispetto all’essere umano. L’uomo nasce bambino e per tutta la sua vita non fa che cambiare, nel corpo (le cellule muoiono e vengono sostituite continuamente), nell’aspetto e probabilmente anche in tratti della sua personalità.
- L’individuo da bambino e da adulto è la stessa persona?
- Cosa fa sì che si pensi che la persona, pur mutando nell’aspetto, rimanga la stessa?
Qui un breve video animato che ripropone questi interrogativi proprio a partire dalla nave di Teseo: